Project Description

lama dei Peligni sorge ai piedi del Monte Amaro nel Parco nazionale della Majella.

Perché visitarlo:

l nome del paese lascia intravedere le sue origini antichissime richiamando il termine “lamatura”, che significa “terreno dove l’acqua ristagna”. Nel borgo, da vedere è sicuramente la Chiesa rinascimentale dedicata a S. Nicola e a S. Clemente e le due fonti di pietra bianca della Majella che accolgono i viaggiatori agli ingressi del paese, un’ospitalità che parte dalla materia stessa per coinvolgere tutto. E poi c’è il cuore verde del borgo, un cuore vivo, pulsante, arcaico, raccontato soprattutto in tre siti: il Museo naturalistico-archeologico “M. Locati”, il giardino botanico dove sono custodite circa 500 piante della Majella e l’Area faunistica del Camoscio, luoghi che rimettono in contatto con l’autenticità della terra.

Cosa vedere:

  • Grotte del Cavallone
  • Centro visite del Parco
  • Museo naturalistico archeologico “M. Locati”
  • Giardino botanico “M. Tenore”
  • Area faunistica del camoscio d’Abruzzo
  • La panoramica Piazza Umberto I
  • Chiesa parrocchiale dei Ss. Nicola e Clemente
  • Chiesa di Maria SS. Della Misericordia (o convento di S. Antonio)

Cosa mangiare:

la sfogliatella di Lama, delizia di pasta sfoglia ripiena con marmellata d’uva e di amarena, con mosto cotto, noci e cacao. Altre ricette tipiche sono le sagne a tacconi, le pallotte cacio e uova e le pizzelle.