Project Description

taranta Peligna Sorge nella valle del fiume Aventino, a m. 460 slm.

Perché visitarlo:

Le prime notizie storiche risalgono al sec. XII. Fu feudo di Berardo di Acciano e di Enrico di Portella nel XIII secolo, mentre nel XV secolo passò sotto i Caldora e successivamente dei Malvezzi, aristocratici bolognesi. Nel XVIII secolo fece parte dei beni della famiglia d’Aquino che lo tenne fino al termine della feudalità. Tra i monumenti ricordiamo la Chiesa di San Nicola- sec. XVIII – e la Chiesa di San Biagio che presenta un bel portale del ‘500. Appena fuori dal paese, direzione Lettopalena, una stradina, a destra, conduce alle sorgenti “acque vive”; qui l’acqua sorgiva scaturisce direttamente dalla terra creando un ambiente spettacolare. Taranta è conosciuta soprattutto per la lavorazione dei tessuti ( in particolare per le famose “tarante”: coperte di lana, molto colorate,con decori a motivi floreali o geometrici) che diede alla popolazione una notevole agiatezza, manifestata dai pregevoli monumenti superstiti, quali la facciata della chiesa di San Nicola, il portale della cinquecentesca chiesa di San Biagio e il crocifisso su tavola di Antoniazzo da Romano nella chiesa della Trinità. Alle pendici della Maiella, il suo territorio si estende per 21,65 Kmq, su un’area prevalentemente montuosa ricca di grotte tra le quali quella del Bue, dell’Asino e del Cavallone o della Figlia di Jorio.

Cosa vedere:

  • Chiesa di San Nicola
  • Chiesa di San Biagio
  • Sorgenti delle “acque vive”
  • Grotte del Cavallone
  • Grotte del Bue

Grotte del Cavallone:

sono un complesso di cavità naturali, che, per la selvaggia bellezza e per la maestosità dello scenario, D’Annunzio le prescelse per ambientarvi il secondo atto de “La Figlia di Jorio”. Si trovano nel cuore del Parco Nazionale della Majella, a circa 1475 m. di altitudine e sono facilmente raggiungibili mediante una telecabina che conduce dalla SS.84 vicino all’ingresso. Prima di raggiungere l’ingresso vero e proprio della grotta vi è un percorso a piedi di circa 10 minuti, composto da un primo tratto in sterrato e un secondo in scalini. La visita guidata all’interno della grotta dura 1 h e mezza circa. La lunghezza percorribile è di 1200 metri, con sale e ambienti molto suggestivi ricchi di stalattiti e stalagmiti. La temperatura interna, sempre costante, è di 10° e il valore dell’umidità è molto alto, si aggira tra il 70% e il 90%. La grotta si sviluppa per tutta la sua lunghezza nel comune di Lama dei Peligni mentre l’entrata è situata nella incantevole valle di Taranta Peligna.